Cesare Prandelli tira dritto per la sua strada ma le sue giornate a Istanbul cominciano a diventare cogitabonde: il Galatasaray non gira, in Champions League ha rimediato solo figure barbine e nonostante l’obiettivo dichiarato di vincere lo scudetto sia vivo e alla portata di mano, il pesante ko di sabato scorso contro il Trabzonspor, 3-0 a domicilio e gioco pessimo, ha inclinato ulteriormente il rapporto del trainer di Orzinuovi con tifosi e, forse per la prima volta quest’anno, con la dirigenza. Prima della sfida contro il club di Trebisonda, il Gala era primo in classifica con sei vittorie, un pari e due ko (uno pesante nel derby contro l’Istanbul, 4-0, l’altro due mesi fa in casa del Baikesirspor, ultimo in classifica e il cui unico successo è stato ottenuto proprio contro i giallorossi), un ruolino accettabile nonostante i fallimenti continentali: “Siamo con lui, acquisteremo due giocatori a gennaio e tutto andrà bene” diceva venerdì Abdurrahim Albayrak, dirigente del Galatasaray.
Lo stesso Albayrak ha però dovuto registrare il malcontento diffuso della Turk Telekom Arena dopo il trionfo del Trabzonspor e nonostante sia sempre stato uno degli strenui difensori di Prandelli, a fine gara ha sbottato:
“I tifosi hanno ragione a lamentarsi dopo le prestazioni della squadra. Non posso sopportare più questa situazione. Mi dispiace. Se guardate il contratto di Prandelli però capirete, ci sono clausole pesanti. Mancini è una delle persone più oneste che ho mai incontrato, ha lasciato senza chiedere nulla a livello monetario. La partita? Quando ho visto la formazione anti Trabzonspor ho predetto la sconfitta. Non siamo in grado di interferire con le scelte di Prandelli. Quindi mi scuso con i nostri tifosi, hanno pagato un biglietto per veder giocare Sneijder e non è stato così (partito dalla panchina è entrato al 61′, ndr). Ad ogni modo, stiamo lavorando con Wesley per il prolungamento del contratto”.
L’ex ct della Nazionale Italiana l’estate scorsa ha firmato un triennale col prestigioso club turco a 4,5 milioni di euro l’anno, con annessa clausola che prevede ricca buonuscita in caso di esonero; il Galatasaray non è certo in una situazione economica florida, ecco perché alla fine della fiera l’allenatore rimarrà al suo posto. D’altra parte egli stesso due giorni fa non aveva lasciato trasparire la minima intenzione di mollare:
“Ci manca lucidità, dobbiamo capire bene quali errori commettiamo. Mi dispiace molto per i nostri tifosi, hanno ragione, quando si perde è giusto scaricare la colpa sull’allenatore. Ma davanti a noi ci sono ancora molte gare ed abbiamo bisogno di sostegno. Ci aiutino. Dimissioni? Io non ricevo pressioni da parte di nessuno, continuo a lavorare su più aspetti giorno dopo giorno…”.
Ora è di nuovo tempo di Europa (un punto in 4 partite, da tre i giallorossi subiscono un poker) e la trasferta di Bruxelles contro l’Anderlecht non è così banale: va bene che ormai il Galatasaray è fuori dalla Champions, ma vincendo in Belgio si assicurerebbe il terzo posto che vuol dire Europa League. Sabato poi sarà di nuovo campionato con la trasferta contro il Gaziantepspor: riuscirà Prandelli a riconquistare la fiducia dell’ambiente?
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